Notizie storiche
Alcune fonti storiche parlano di Carpanedo – e della sua comunità – a partire dal 1297 quando la chiesa dell'epoca fu menzionata tra le chiese della circoscrizione ecclesiastica minore di Maserà e facente parte del più grande nucleo del monastero di Santo Stefano di Carrara (nell'attuale territorio comunale di Due Carrare).
L' attuale chiesa è frutto di diverse "versioni" e dimensioni che si sono susseguite nei secoli. Costruita negli anni Trenta voleva rispondere all'esigenza dell'aumento di popolazione – e quindi di fedeli -, nella frazione di quella che qualche anno dopo avrebbe assunto anche il titolo di "Città".
All'interno della chiesa è possibile mirare una tela attribuita al pittore vicentino Alessandro Maganza raffigurante la lapidazione di Santo Stefano. Datata e collocata intorno al primo quarto del Seicento, è l'opera più antica e preziosa all'interno delle mura sacre del piccolo tempio di Carpanedo.
Successivamente ai lavori di restauro del 1968 è anche possibile visionare una vetrata dipinta raffigurante San Prosdocimo. L'opera è stata realizzata e collocata all'interno della chiesa dalla ditta veronese Cavallini